In questo articolo vedremo perché il power swing con kettlebell è il miglior esercizio per allenare la potenza
Spostare un carico più pesante possibile alla massima velocità nel minor tempo possibile.
Ecco cosa vuol dire essere potenti.
Ci sono mille esercizi ed attrezzi per allenare la nostra potenza delle anche ma il power swing con kettlebell resta comunque il migliore.
Ecco perché.
La generazione della potenza nel movimento umano nasce principalmente dalle anche.
E’ in questo distretto che risiedono i muscoli più potenti del corpo, i glutei. E’ da qui che in ogni sport nasce la propulsione per lanciare se stessi o un oggetto, lontani.
Grazie alla potenza delle anche, possiamo correre, sprintare, saltare, fare cambi di direzione, colpire con braccia e gambe, lanciare oggetti e portarli sopra la testa.
Essere potenti è indispensabile sia nello sport per fini prestativi, sia nell’allenamento mirato all’estetica. Il gluteo infatti richiede un allenamento di questo tipo per sviluppare, richiede la potenza.
Nonostante ci siano mille esercizi per sviluppare la potenza delle anche, lo swing con kettlebell resta il migliore in assoluto. Vediamo perché.
N.B. Ultima precisazione.
In questo articolo vengono presi in considerazione molti fattori che non vogliono mettere in ombra nessun attrezzo nello specifico e nessun tipo di allenamento. L’analisi è oggettiva e va contestualizzata.
Non coinvolge le braccia
In tutti gli esercizi per sviluppare la potenza delle anche con gli altri attrezzi, è richiesto anche un lavoro tecnico delle braccia.
Capita però che questo coinvolgimento degli arti superiori sia un problema, almeno all’inizio.
Per esempio in un clean con bilanciere serve una bella mobilità nei polsi.
Nello snatch c’è una grande richiesta di mobilità toracica, stabilità scapolare e mobilità gleno omerale.
In generale questi non dovrebbero essere problemi perché ognuno di noi dovrebbe avere la sufficienza di movimento per eseguire questi esercizi.
Purtroppo però, la vita da sedentari che facciamo potrebbe almeno inizialmente rendere difficoltosi e pericolosi questi movimenti.
Questo perché c’è sempre una meno frequente richiesta di movimenti in certi range articolari.
La soluzione migliore è lavorare la mobilità del torace, delle spalle e dei polsi senza sovraccaricarli finché non raggiungono una sufficiente mobilità.
Nel frattempo lavorare la potenza delle anche con un esercizio che non coinvolga la parte superiore.
La scelta migliore è il power swing con kettlebell perché permette di lavorare la potenza senza aver bisogno di utilizzare le braccia.
In questo esercizio infatti gli arti superiori non devono fare nulla.
Differenza tra arti inferiori e superiori
Dato che i glutei sono i muscoli più potenti del corpo, richiedono un carico più alto rispetto alle braccia per essere sollecitati.
Questo significa che per allenare i glutei e la potenza spesso il carico necessario è superiore alla forza degli arti superiori.
Grazie alla potenza dei glutei e delle gambe una persona potrebbe portare un determinato carico sopra la testa ma poi le braccia potrebbero non avere la forza per tenerlo in quella posizione.
Il rischio è farsi male quindi la scelta ricade sull’utilizzo di carichi che sono adeguati alle braccia ma non sufficienti per le gambe.
Ovviamente in un secondo momento anche le braccia diventeranno più forti e capaci di sostenere carichi pesanti ma grazie al power swing possiamo lavorare, anche in parallelo volendo, la potenza mentre miglioriamo la forza delle braccia.
Un’altra considerazione è che la resistenza meccanica dei tessuti potrebbe essere inferiore allo stress al quale li sottoponiamo quando utilizziamo un carico allenante per le gambe.
All’inizio potrebbe essere che le articolazioni, i legamenti, i tendini ma anche i muscoli stessi della parte superiore del corpo non abbiano la resistenza meccanica per sopportare i carichi che potrebbero potenzialmente essere utilizzati per allenare le gambe.
Questo soprattutto nei soggetti femminili che hanno una forza mediamente ed oggettivamente inferiore negli arti superiori rispetto ai soggetti maschili.
Il power swing è la soluzione ideale dato che le braccia non vengono minimamente coinvolte.
Apprendimento facilitato e velocizzato
Oltre a questo, eseguire uno swing anche pesante è molto più semplice e veloce.
Banalmente, ci sono meno cose da imparare. Lo schema motorio delle anche è semplice e con il giusto coaching viene imparato in poco tempo.
Il fatto che le braccia non debbano fare niente elimina una parte di didattica che ci permette di andare subito allo sviluppo della potenza senza dover investire tempo su quello che devono fare le braccia.
Anche in ottica di preparazione atletica questo risulta non di poco conto.
In alcuni sport come il calcio, la parte di preparazione atletica è molto limitata e dipendente dalla parte tattica.
Avendo poco tempo a disposizione è meno conveniente scegliere degli esercizi che richiedono tempo di apprendimento superiore dato l’utilizzo delle braccia.
Soprattutto se lo sport richiede potenza nelle gambe, la cosa migliore è ottimizzare il tempo, le energie e le attenzioni del giocatore su cose che sono essenziali e specifiche come il lavoro di potenza delle anche.
Ecco perché il power swing è ottimo e superiore a tutti gli altri.
Prima di continuare con la lettura ti volevo mostrare la guida che ho creato per imparare tutte le basi del kettlebell:
KETTLEBELL STARTER PACK:
Tutto quello che devi sapere per allenarti in modo efficace senza farti male.
Se vuoi allenarti con i kettlebell ma non sai da dove iniziare. Se hai comprato uno di questi strani attrezzi ma adesso è in un angolo a prendere polvere perché non sai come usarlo e hai paura di farti male. Se hai sperimentato qualche allenamento magari guardando qualche video ma non hai ottenuto i risultati che speravi, allora leggi Kettlebell Starter Pack.
Nessun carico applicato direttamente sul corpo
Un altro punto a favore del power swing è che durante l’esecuzione di questo esercizio non ci sono carichi applicati direttamente sul corpo.
Con il bilanciere il carico finisce sulle clavicole e le spalle, il che implica che almeno nelle prime fasi di apprendimento la persona accetti che avrà dolore o ematomi nel punto in cui il bilanciere si andrà ad appoggiare.
Non in tutte le palestre i clienti sono i personaggi del film 300, quindi vanno portati progressivamente ad un approccio sempre più “coinvolgente” ed intimo con gli attrezzi.
Anche perché, come detto sopra, un carico che è allenante per il gluteo può essere troppo pesante per essere (sempre in una prima fase intendo) appoggiato sulle clavicole/spalle, o per essere tenuto over head.
Nel power swing questo problema non c’è perché il ciclo di caduta e spinta non prevede mai un appoggio sul corpo, semplicemente, essendo un pendolo, quando abbiamo finito le ripetizioni da fare, appoggiamo il kettlebell a terra.
Il carico sulla zona lombare è inferiore e diverso
In tutti gli esercizi con attrezzi diversi dal kettebell nel lavoro di sviluppo della potenza per le anche, abbiamo una fase nella quale la colonna è inclinata in avanti se non del tutto orizzontale mentre il carico è applicato perpendicolarmente.
Questo fa si che il carico applicato sulla colonna sia a compressione ed a taglio anteriore e sulla zona lombare sia superiore rispetto allo stesso carico applicato solo a compressione.
Ovviamente su una schiena sana ed allenata, il giusto carico applicato in questo modo non crea problemi.
Il power swing con kettlebell però è l’unico esercizio che permette di avere costantemente il carico quasi del tutto a compressione durante la spinta.
Come si vede nella sequenza di immagini sotto, in ogni punto dell’estensione dell’anca il carico , che sta facendo una curva, “tira” secondo la forza centrifuga verso l’esterno della curva stessa, verso la periferia.
Il busto segue questo spostamento restando sempre “parallelo” alla linea di trazione del carico.
Quando il kettlebell vola davanti a noi, il carico non è applicato sul corpo quindi non ci sono sollecitazioni sulla colonna e non c’è bisogno di attivare volontariamente nessun distretto.
Questa fase è di fatto definita “aerea” quindi di decontrazione. Tant’è che se eseguita correttamente, questa fase permette il rilassamento della muscolatura lombare finché il kettlebell non torna a gravare sulle mani.
Il carico allenante è più basso
Il power swing richiede, per essere allenante, un carico “sorprendentemente” basso.
Il carico target che sembra dia i migliori risultati è un terzo del peso corporeo.
Per una donna di 50 kg significa fare power swing con un kettlebell da circa 16kg.
Questo è il primo obiettivo, e portare una donna di 50 kg a fare power swing con 16kg è davvero uno scherzo.
Con le competenze didattiche e tecniche che abbiamo e che insegniamo durante i nostri corsi, nel giro della prima seduta di allenamento iniziamo già a lavorare in sicurezza con 16kg
Dato che la potenza è data dalla Forza x la Velocità, man mano che una persona si allena ed aumenta sia forza che velocità, questo carico aumenterà e grazie ad una tecnica perfetta può arrivare tranquillamente a due terzi del peso corporeo.
Questa richiesta di peso non eccessivamente alto dipende dal fatto che in un power swing il carico viene spostato in modo diretto da due componenti.
Una verticale dovuta allo spostamento verticale delle spalla ed una orizzontale dovuta allo spostamento avanti del bacino che è direttamente a contatto con le braccia, quindi col carico.
In un power swing è come se avessimo contemporaneamente un hang clean ed un hip thrust.
Questo ed il fatto che le braccia non aiutano tirando in nessun punto, fa si che il carico allenante sia più basso.
Usando un carico più basso, il rischio infortunio è inferiore perché le strutture saranno sempre meno sollecitate rispetto a dover usare carichi più pesanti.
Il lavoro è specifico per il gluteo
Il gluteo è il muscolo più potente del nostro corpo, quindi gli esercizi per la potenza dovrebbero essere scelti anche in base a come vengono attivati questi muscoli.
Dal diagramma lunghezza/forza, sappiamo che per avere una contrazione ottimale il muscolo non deve essere né troppo allungato, né troppo accorciato.
Nel power swing l’estensione dell’anca, la spinta e quindi il lavoro muscolare che vogliamo allenare inizia nel Punto di Sospensione Posteriore, posizione nella quale avremo una flessione d’anca di circa 90 gradi.
In questa posizione avremo il gruppo dei femorali quasi al massimo dell’allungamento se non direttamente al massimo mentre il gluteo sarà in un punto di allungamento parziale, non massimo.
In questo contesto, i femorali non possono esercitare la massima forza essendo in una situazione sfavorevole all’espressione di forza mentre il gluteo si trova in una situazione ottimale.
Questo rende lo swing un ottimo esercizio per i glutei, che sono uno dei muscoli più richiesti in palestra.
A parte l’evidente valenza estetica, avere un gluteo attivo e potente, quindi adeguatamente voluminoso, fa si che il movimento venga generato dalle anche e non dalla zona lombare.
A seguito di una seduta che comprende degli swing potenti la persona potrebbe sentire dei dolori muscolari (doms) ai femorali che potrebbero far pensare che il lavoro sia stato a carico di questo gruppo muscolare e non dei glutei.
Questo indolenzimento deriva proprio dal fatto che i femorali lavorano sempre vicini al massimo allungamento in modo eccentrico dato che lo swing è un esercizio di pliometria leggera.
Per l’esattezza rientra negli esercizi di pliometria di intensità 4 secondo il Professor Buzzichelli, in una scala nella quale 1 è l’esercizio pliometrico più intenso cioè Depth Landing da 75/100 cm ed il meno intenso numericamente è il 5 e si intende skip e corda.
Il danno muscolare sulle prima potrebbe essere sentito sui femorali ma il lavoro sarà comunque focalizzato sui glutei.
Riferimento: Periodizzazione dell’allenamento sportivo. Bompa, Buzzichelli
Versatilità, comodità, durata, costo.
Qualche settimana fa, ho avuto la fortuna e l’opportunità di scambiare una piacevole conversazione con il Mister Roberto Breda, allenatore del Livorno Calcio.
Durante questa chiacchierata è emersa la possibilità di inserire qualche esercizio per la potenza all’interno delle sedute tattiche.
L’idea poteva essere quella di dare un input di potenza al gluteo con un esercizio non specifico e poi somministrare subito una situazione più specifica.
Ha senso perché quando alleniamo le capacità condizionali o la potenza in esercizi ovviamente non specifici “insegniamo” al sistema nervoso ad avere una certo tipo di contrazione ma non è detto che poi quella forza o quella potenza rientrino nei programmi motori specifici.
Eseguire in sequenza un esercizio non specifico ed uno specifico è un modo per cercare di portare i miglioramenti di forza, velocità e potenza dentro il gesto atletico.
Questo lavoro andrebbe fatto in campo, con qualsiasi situazione meteorologica e ovviamente con scarpette e completo.
In quest’ottica, portare in campo almeno 5 o sei bilancieri con relativi dischi da montare e smontare a seconda delle esigenze, diventa scomodo.
Vanno considerate tutte le variabili, perché hai a che fare con giocatori che valgono centinaia di migliaia di euro se non milioni e non puoi rischiare.
I carichi da usare su un bilanciere dovrebbero essere consistenti per essere allenanti, e la scarpetta rende l’appoggio instabile data la poca superficie di contatto.
Pensare di fare squat in qualsiasi modo, implica portare anche 5 o 6 rack per l’appoggio del bilanciere in campo.
Qualsiasi macchinario isotonico, ammesso che abbia senso, sarebbe impossibile da portare in campo, immagina di dover mettere 5 o 6 gluteus machine in campo.
Anche avendo i macchinari fuori dal campo, in una lavoro del genere, sequenziale, i calciatori dovrebbero fare un esercizio fuori dal campo con un tipo di scarpa, cambiarsele, torna in campo per un’azione di gioco e alternare queste fasi. Troppo complesso.
Il kettlebell permette di allenare adeguatamente la potenza delle anche, grazie solo al power swing.
Mettere dei kettlebell in campo, esattamente dove si sviluppano le fasi di gioco permette di intrecciare i lavori senza ostacoli.
E’ comodo da trasportare e pochi carichi posso soddisfare le richieste di molti.
Ha una resistenza agli agenti esterni ineguagliabile. E’ un pezzo di ferro, stop.
E’ compatto, non occupa spazio, può essere ammucchiato in un angolo senza dare fastidio.
Anche se per le squadre di calcio di serie B il budget potrebbe non essere un problema, i kettlebell costano veramente poco quindi prendere anche degli interi set costa comunque meno di attrezzare uno spazio con qualsiasi altro tipo di strumenti.
Ultima considerazione
Tutto quello che ho scritto è secondo me fantastico ma resta il fatto che serve una tecnica esecutiva eccellente.
Sia per non farsi male, sia per usare carichi adeguatamente allenanti.
Eseguire un ottimo swing con carico pesante non richiede mesi, e nemmeno settimane. Bastano poche sedute ma serve:
- Didattica
- Metodo di insegnamento
- Esperienza
Grazie alla didattica che abbiamo acquisito, le spiegazioni sono ridotte al minimo per non mettere in confusione la persona, e sono semplici, chiare, immediatamente applicabili.
Il metodo di insegnamento che abbiamo sviluppato ci consente di fornire decine di esercizi correttivi, ausiliari, varianti, progressioni e regressioni per rendere l’esercizio sicuro ed allenante per chiunque.
L’esperienza è quella maturata dal 2009 nel fitness che nelle competizioni di sollevamento dei kettlebell su centinaia di persone.
Quindi segui le mie indicazioni e trasforma i tuoi clienti in veri e proprio bazooka!
FORSE POTREBBE INTERESSARTI
Se hai DA POCO SCOPERTO IL KETTLEBELL e vorresti iniziare ad allenarti con questo magico attrezzo ma non sai da dove iniziare, ho scritto per te la guida perfetta.
Kettlebell Starter Pack è un piccolo tesoro di informazioni dentro al quale potrai trovare:
Spiegazioni tecniche degli esercizi utili per iniziare, 15 proposte di allenamento, consigli su che kettlebell comprare e tantissime informazioni indispensabili per chi come noi ama questo attrezzo.
Per tutte le info clicca ⇒ QUI
Se vuoi partecipare ad uno dei miei EVENTI DAL VIVO, cliccando QUI trovi tutte le date e le informazioni per gli eventi che organizzo sia per principianti che avanzati.
Se vuoi diventare un maestro del kettlebell ma al momento NON PUOI SPOSTARTI per un evento dal vivo, inizia il tuo percorso di studi direttamente a casa tua con TURBO KETTLEBELL, il video corso formativo dedicato solo e soltanto, interamente, alla tecnica.
Per tutte le info clicca ⇒ QUI
Se stai cercando degli allenamenti da fare con il kettlebell ma non sai da dove cominciare, se hai cercato su youtube ma hai trovato solo strani circuiti con esercizi troppo esotici che alla fine riesce a fare solo il tizio nel video, allora quello che ti serve è KETTLEBELL X.
Allenamenti in video per obiettivi specifici.
Per tutte le info clicca ⇒ QUI
Trovi poi tantissimi video gratuiti sul mio canale youtube Kettlebell Specialist, tra i quali video tutorial tecnici, proposte di allenamento, e tanti tanti video brevi nei quali do informazioni indispensabili su questo spettacolare attrezzo.
Per vedere tutti questi fantastici video gratuiti clicca ==> QUI ma non dimenticare di iscriverti e cliccare sulla campanella per ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.
Puoi seguirmi anche su instagram. Cliccando ==> QUI trovi il mio profilo Kettlebell Specialist
Se vuoi imparare anche te la tecnica corretta, partecipa al mio Corso Pratico Kettlebell Specialist.
Per maggiori informazioni, clicca ==> QUI